Antonietta Pezzullo
Antonietta Pezzullo, poetessa e narratrice, è nata nel 1966 a Sydney (Australia), dove è rimasta fino all’età di 6 anni.
Così l’autrice si presenta:
“Nel 1972 la mia famiglia è ritornata a vivere in Italia, in un paesino della provincia di Benevento che ho poi lasciato a 20 anni per trasferirmi definitivamente a Roma, inizialmente con la scusa di un lavoro. In realtà per me era un sogno che si avverava e che avevo perseguito con tenacia fin dall’adolescenza. C’è chi a 13 anni sogna l’abito bianco e chi come me un viaggio verso la libertà, la scoperta di sé, dei propri limiti e delle proprie capacità. Fremevo allora nell’attesa di vedere cosa potessi mai riuscire a fare da sola.
In questa città è iniziata la mia avventura verso l’indipendenza lavorando. Sostenendomi da sola ho ripreso gli studi che avevo lasciato, ho comprato un appartamentino e mi sono laureata in Lettere e Filosofia con Indirizzo Storico, nel 1999.
Quando mi ero iscritta non pensavo realmente di farcela, invece tra un “volli sempre volli fortissimamente volli”, le preghiere e tanta buona volontà, dopo 6 anni l’obiettivo era stato raggiunto, ma ne avevo pronto in tasca subito un altro: lavorare in una biblioteca.
Allora ho iniziato, con l’attività di volontariato, a collaborare in piccoli progetti, poi un po’ più grandi presso la Biblioteca Nazionale Centrale, Cooperative di Catalogazione, l’Accademia Nazionale di Danza e altri Istituti di Roma.
Attualmente lavoro come bibliotecaria presso la Fondazione Alcide De Gasperi.
Vivo con mio figlio, che ha 11 anni e nel poco tempo libero che mi rimane o che lui mi lascia, scrivo. Ho iniziato a scrivere, a raccontarmi, per solitudine, dolore, amarezza, impotenza, per cercare un sollievo alle mie ferite e alle iniquità profonde della vita. Scrivere mi libera, mi riscatta, mi aiuta a dare vita alle mie emozioni, ai desideri, ai personaggi e alle situazioni che affollano e comprimono la mia anima e che grazie al bianco e al nero possono esistere.”
Con la raccolta di poesie “Orizzonti di nebbia” Antonietta Pezzullo si è classificata tra i finalisti del concorso Opera Uno 2011.
Dell’autrice Opera Uno propone alcune poesie e la presentazione del libro “I neuroni alla riscossa“.