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Intervista con Michele Ventrone

ventrone 250x350Michele Ventrone risponde ad alcune domande sui suoi libri e sulla propria attività letteraria.

Come è nata in lei la passione per la scrittura?
L’ho sempre avuta, ma l’ho coltivata solo “da grande”. Quando ero piccolo, infatti, scrivevo storielle sul retro dei calendari, ma non era una passione ardente nel vero senso della parola. Al liceo, però, il preside cominciò a spronarmi a scrivere qualcosa per lui. Da quel momento ho scoperto e ho fatto mia questa passione. Tuttora ho sempre la tentazione di iniziare a scrivere nuove storie e devo resistere, altrimenti finirei la memoria del PC!

Qual è stato il primo libro che ha pubblicato? Cosa l’ha spinta a scriverlo?
Il mio primo libro è stato “Cuore rossonero”. Scritta dal 2002 al 2006, l’opera è stata pubblicata solo nel 2013 da Screenpress, casa editrice che non smetto mai di ringraziare. Come potete notare, la pubblicazione è avvenuta solo dopo alcuni anni dal completamento dell’opera e questo perché il libro non nasce per essere pubblicato. All’inizio, infatti, volevo solo scrivere qualcosa che avesse ricordato in futuro quelle partite. Tra l’altro, sono stato fortunato, anche perché è stato un periodo molto florido per il Milan, squadra protagonista dell’opera. Una carrellata di opinioni, commenti, azioni principali concorrono ad immortalare quei fantastici momenti.

E il secondo libro qual è stato?
Il secondo libro è stato “Azzurro come il cielo” (editrice Kimerik). Quest’opera, invece, nasce per essere data alle stampe, tanto che possiamo notare notevoli miglioramenti stilistici. “Azzurro come il cielo” nasce con lo stesso schema di “Cuore rossonero”, arricchito però da una parte riguardante le regole del calcio (una sorta di preambolo) e di una parte storica dove sono passati in rassegna tutti i momenti più importanti della storia della nazionale italiana di calcio, protagonista assoluta del libro. La parte più corposa va dal 2010 al 2017, anno della clamorosa, e purtroppo non unica, eliminazione ai playoff dei mondiali. Anche qui commenti, opinioni e hightlights, scritti rigorosamente al termine delle partite (come “Cuore rossonero”) fanno riaffiorare alla mente quegli indelebili momenti.

Dopo due libri dedicati alla passione sportiva è uscito anche un libro di narrativa. Ci parla del suo contenuto?
Ecco “Racconti di eroi di vita” (editrice Etabeta). Il libro riguarda quattro racconti scritti in un arco temporale piuttosto ampio. Il primo racconto, “Incontro tra due mondi”, nasce nel 2004 ed è uno di quelli nati dalla spinta del preside del liceo. Si tratta di un racconto sugli extraterrestri, i quali vogliono solo stringere rapporti di amicizia con i terrestri, ottenendone però solo rifiuto. Il secondo in ordine temporale, “La storia dell’immigrato Samir Kasbhai” (2013), parla di un immigrato, che, sfidando tutti i pregiudizi, riesce a entrare nell’elite del calcio italiano. Il terzo racconto, “Gli alieni sconvolgono la Terra” (2015), torna a parlare di extraterrestri, con l’obiettivo di questi ultimi di cercare di salvare i terrestri da terze forme di vita aliene. L’ultimo racconto è “La leggenda del lupo delle Alpi” (2017-18), il migliore per distacco. Attraverso di esso si parla di un nonno che racconta la sua carriera di ciclista al nipote, ripercorrendone trionfi e sconfitte col comune denominatore della lotta al doping. Da questi quattro racconti si evince che il protagonista di turno, pur non essendo un uomo perfetto, cerca di servirsi di valori come magnanimità, lealtà, correttezza e apertura verso il prossimo per superare ogni ostacolo che la vita pone davanti a lui.

Infine, con il libro più recente, il quarto, è tornato al calcio. Di cosa parla in questo volume?
Per lo scudetto sul petto” (autopubblicazione Amazon) è un libro abbastanza imponente come quantità, ma anche come qualità. Si tratta di 306 pagine in cui parlo a 360° di calcio. È un’opera dove si possono trovare tutte le informazioni inerenti al campionato italiano di calcio. La prima parte narra, infatti, tutta la storia della serie A, dalle origini alla stagione 2018/19. Dalla stagione successiva, invece, comincia la narrazione, giornata dopo giornata, di tutte le partite della stagione 2019/20, passata alla storia più che altro per l’insorgere della pandemia da Covid-19. In questa parte calcio, Covid, curiosità, ma anche altro, si intrecciano per dare al lettore tutte le informazioni possibili per rivivere quegli istanti che hanno segnato la storia del calcio e non solo. È un po’ diverso dai primi due libri anche perché non si parla più della mia squadra del cuore. Infatti, restando neutrale do quindi una visione diversa e probabilmente più completa di questo meraviglioso sport.

È stato più impegnativo scrivere i libri su calcio o quello di racconti? Quali soddisfazioni ha avuto dalla loro pubblicazione?
Non nascondo che il libro dei racconti è stato più impegnativo. Il motivo sta nel fatto che quelli sul calcio hanno una base solida da cui partire. In altre parole, quelli sul calcio sono più che altro cronache di fatti realmente accaduti, mentre in quello sui racconti ho dovuto io stesso costruirmi una trama partendo da zero. Inoltre c’è, non ultimo, anche il fatto che il calcio è la mia passione principale e questa è stata altra “benzina nei serbatoi”. Per quanto riguarda le soddisfazioni, devo dire che è sempre bello vedere stampato un libro col proprio nome, tanto che, a distanza di anni dalla pubblicazione, mi piace leggerli e rileggerli. Posso certificare che è davvero bello e divertente farlo, come se fossero appena pubblicati.

Quanto tempo dedica alla scrittura? Riesce a conciliarla con gli impegni professionali?
Ho scritto ininterrottamente dal 2010 al 2020, poi, dopo l’uscita di “Per lo scudetto sul petto”, ho un po’ “staccato la spina”. Come buoni propositi del 2022, mi sono promesso di ricominciare a scrivere e, infatti, quest’anno lo sto facendo assiduamente. Il tempo che sto dedicando ora alla scrittura è notevole, ponendomi anche delle scadenze. Essendo di professione un tecnico di radiologia, ho solitamente mezza giornata libera, che però cerco di dividere anche tra tante varie cosette e hobby.

Per il prossimo futuro ha in cantiere l’edizione di un nuovo libro? Di cosa parlerà?
Come già detto, ad inizio 2022 ho deciso di ricominciare a scrivere, altrimenti mi sarei arrugginito! Vorrei svelare il meno possibile per non ledere la vostra curiosità, oltre che per scaramanzia. Posso solo anticipare che non si parla di calcio (finalmente!), ma di altri mondi vivibili e di altre forme di vita. Si tratta di un’opera molto complessa e complicata, tanto da temere di non poter mettere il punto finale. Il mio impegno per la scrittura, però, è ancora costante e sono deciso ad arricchire la mia libreria di altri volumi con scritto sopra “Ventrone Michele”. Grazie ad Opera Uno per questa intervista propostami e, soprattutto, grazie a chi la leggerà. Saluti a tutti.

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